LECCE – Tutti alla spasmodica ricerca del movente, o meglio: di un movente chiaro.
L’avvocato di Antonio De Marco, a esattamente due settimane dal massacro di via Montello e a una dall’arresto del suo assistito, ieri ha incontrato nuovamente il 21enne di Casarano, aspirante infermiere, assassino reo confesso di Daniele De Santis e Eleonora Manta, uccisi a coltellate all’ingresso di casa e sulle scale del condominio in cui erano appena andati a convivere, a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Lecce, appartamento di proprietà da sempre della famiglia di Daniele.
“Lui ha risposto e risponde con sincerità” dice uno dei legali di De Marco, l’avvocato Andrea Starace, che continua a dire al ragazzo di “cercare di capire meglio ciò che è successo”. De Marco appare ancora confuso, è in isolamento nel carcere di Borgo San Nicola da una settimana, “sta cercando -dice il legale- di fare chiarezza sulla vicenda”.
A tentare di capire meglio e fare chiarezza sarà anche la perizia psichiatrica che, con ogni probabilità, i legali di De Marco chiederanno. “Non abbiamo un termine perentorio -dice Starace- stiamo ancora valutando, ci stiamo lavorando”.
Intanto, le famiglie delle giovani vittime non commentano la lettera consegnata ai media dalla madre di De Marco, con la quale la donna chiede loro scusa ed esprime il suo grande dolore.