NARDO’ – Nardò diventa sempre più città di memoria, cultura e storia. L’inaugurazione in via marinai d’Italia del museo del mare antico, con annesso laboratorio, si aggiunge ad un percorso museale che punta sull’archeologia e sulla preisatoria.
La prima pietra della struttura nel 1982. Poi l’opera rimase incompiuta per anni sino alla svolta e all’inaugurazione.
Al suo interno sono esposti importanti reperti di età romana, provenienti dalle indagini archeologiche effettuate negli anni nel mare e lungo la costa di Nardò: ad esempio il carico e la dotazione di bordo del Relitto della nave romana di Punta dell’Aspide, con immagini ricostruttive, e riproduzioni dei particolari dello scafo.
Un nucleo è dedicato al Sito romano del Frascone con una “villa” e un villaggio di pescatori, il paesaggio Costiero del Salento nell’Antichità.
Ma il cuore della struttura, che la rende unica nel suo genere, è un importante Laboratorio di Restauro le cui attività saranno coordinate dalla Soprintendenza. Al suo interno saranno possibili il restauro, lo studio e la ricerca sui reperti archeologi rinvenuti durante le campagne di scavo archeologico.
La gestione provvisoria è stata affidata per circa due mesi a R.eTe. s.n.c. – Ricerca e Territorio, l’impresa culturale con la quale l’amministrazione ha sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato, tra l’altro, alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale di Nardò.