Un lupo ucciso a colpi di fucile da caccia nelle campagne di Castiglione d’Otranto, c’è il rinvio a giudizio di un 67enne di Nociglia, che quindi sarà processato. All’uomo, difeso dall’avvocato Amilcare Tana, si contesta non solo il reato di “uccisione di animali” e il “concorso di reati” ma anche l'”abbattimento di specie protette”.
Il tutto per avere “con crudeltà e senza necessità, cagionato la morte di un esemplare di lupo, specie particolarmente protetta, contro il quale esplodeva un colpo con un fucile da caccia in località Castiglione di Andrano (Le)”, si legge nel decreto di citazione a giudizio.
I fatti risalgono al 7 ottobre 2024 quando, nelle campagne del paese del Sud Salento, un uomo in abbigliamento mimetico e fucile da caccia sparò un esemplare di lupo, lasciandolo agonizzante per terra. La scena fu notata da un automobilista che guidava in una stradina adiacente, che fotografò la scena e pubblicò le immagini sui social. Da lì partirono le indagini dei Carabinieri Forestali di Tricase che, in presenza del testimone, si recarono sul posto. In poco tempo l’autore del gesto fu identificato e sottoposto a indagine.
L’uccisione di un lupo,vale la pena ricordarlo, è reato, punibile con una reclusione da 4 mesi a 2 anni.
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