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Pisignano, il lupo irrompe in un cortile e uccide un cane: la sequenza choc

PISIGNANO – Un lupo scavalca il muro di un cortile di un’abitazione privata a Pisignano e in pochi secondi aggredisce un cane, sbranandolo davanti all’obiettivo della telecamera di sorveglianza della casa che ha ripreso la drammatica scena.

L’animale non ha avuto scampo e per la proprietaria è l’ennesimo lutto: in poco più di un mese e mezzo ha perso tre cagnolini, vittime di attacchi simili. “Non sono l’unica a subire questi attacchi, ma io ho la prova: il filmato. – racconta – Voglio portare il caso all’attenzione della Guardia Forestale, perché la situazione è ormai ingestibile e deve essere controllata da chi di competenza. Purtroppo, gli attacchi non si limitano ai miei animali: nei pollai del mio paese, in una piccola fattoria, qualche giorno fa sono state uccise tutte le capre di un contadino. Questi animali devono essere protetti dall’essere umano. Giorni fa sono stati trovati alcuni lupi uccisi a colpi di arma da fuoco nelle campagne di Vanze, un altro piccolo paese del comune di Vernole”.

Non si tratta di episodi isolati. Solo due giorni fa, tra Alliste e Racale, altri due cani di grossa taglia sono stati sbranati; i proprietari hanno potuto seppellirne soltanto i pochi resti. A lanciare l’allarme sono state le guardie eco-zoofile dell’Unione jonica salentina, che invitano i cittadini a proteggere i propri animali domestici, in particolare nelle zone periferiche e di campagna.

Dietro questi attacchi c’è il ritorno stabile del lupo nel Salento. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Animals, negli ultimi dieci anni il numero di coppie presenti nella penisola salentina si attesta intorno a dieci.

“I risultati – scrivono i ricercatori – hanno mostrato una significativa espansione dell’areale del lupo con un aumento della presenza del 120% soprattutto nelle aree con elevata copertura forestale”.
Una specie protetta, che però include nella sua dieta anche animali domestici, insieme a fauna selvatica e bestiame.

Un ritorno che affonda le radici nella storia stessa del territorio. Oggi però la convivenza è una sfida concreta: tutelare la specie senza mettere a rischio la sicurezza delle comunità e degli animali domestici.

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