LECCE – Bocciata dal consiglio di classe, ma riammessa dal Tar. Il Tribunale amministrativo di Lecce ha accolto il ricorso dei genitori di una studentessa del Liceo “Pietro Siciliani”, sospendendo la decisione del Consiglio di Classe che ne aveva bloccato la promozione, non ammettendo la ragazza alla classe successiva.
La studentessa era stata bocciata dopo gli esami di riparazione, conclusi con un tre in inglese e un cinque in matematica. Ma per i giudici quei voti non raccontano tutta la sua storia. Nel resto delle materie il rendimento è stato più che positivo, con sufficienze e buoni voti, con un sette in filosofia e storia, un otto in storia dell’arte, fino a un dieci in diritto ed economia. Secondo i giudici amministrativi, le difficili vicende personali vissute nell’ultimo anno scolastico avrebbero inciso sulle prove di recupero.
Con un decreto d’urgenza, il presidente della seconda sezione del Tar di Lecce Ettore Manca ha quindi autorizzato l’ammissione alla classe successiva, “con riserva”, in attesa della decisione collegiale fissata per il 6 ottobre, sospendendo tutti gli atti che hanno attestato la bocciatura della ragazza, oltre al provvedimento della dirigente scolastica del Liceo dello scorso 28 agosto, con il quale aveva rigettato il precedente ricorso in autotutela.
Non è un caso isolato. Pochi giorni fa, lo stesso Tar aveva accolto il ricorso dei genitori di una studentessa di seconda media dell’istituto comprensivo “San Giuseppe di Copertino”. Bocciata per troppe assenze, nonostante un rendimento scolastico alto. Anche in questo caso, i giudici hanno ribadito un principio preciso: il legislatore ha elevato a regola la promozione, la bocciatura deve restare un’eccezione e va motivata in modo stringente.
In altri casi, però, i giudici hanno dato ragione agli istituti, confermando le bocciature quando il percorso scolastico era segnato da insufficienze gravi o debiti non recuperati. È il caso di uno studente dell’”Enrico Fermi” di Lecce che non aveva superato alcuni debiti formativi perché risultato assente durante le attività di recupero. Il Tar ha riconosciuto le ragioni della scuola. Esito simile per un ricorso presentato da un alunno dell’”Enrico Medi” di Galatone contro la bocciatura, arrivata in seguito a tre insufficienze gravi.
Resta un dato. Sempre più famiglie si rivolgono ai tribunali amministrativi per contestare le decisioni dei consigli di classe.
