“Il Prefetto ed i sindaci si impegnino a fare applicare l’ordinanza anticaldo. Chiediamo con forza che i corpi di Polizia Locale e le forze dell’ordine raccolgano le nostre segnalazioni e prestino attenzione, nella loro normale attività di vigilanza del territorio, alle condizioni di chi lavora, in particolar modo negli orari in cui vige il divieto”. Cgil Lecce e Fillea Cgil Lecce lanciano un appello alle istituzioni ed agli enti preposti al controllo affinché ordinanze e protocolli di intesa sulla sicurezza sul lavoro non restino solo sulla carta.
Da quasi due settimane è in vigore l’ormai rituale ordinanza regionale anticaldo, che vieta il lavoro tra le ore 12.30 e le 16 nelle giornate considerate ad alto rischio per le elevate temperature, nei settori agricolo, florovivaistico, edile e delle cave. Ordinanza che, al pari delle altre che si sono alternate nel Paese in assenza di un’assunzione di responsabilità nazionale (giunta solo ieri), insegue l’emergenza piuttosto che gestirla. “L’esperienza di queste settimane e quella degli scorsi anni infatti ci portano a chiedere una reale assunzione di responsabilità affinché le norme siano applicate, limitando ogni tipo di discrezionalità”, dicono Tommaso Moscara e Luca Toma, segretari generali di Cgil Lecce e Fillea Cgil Lecce
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