In merito all’ispezione del Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro nel Reparto di Radioterapia del Vito Fazzi, la Asl di Lecce con una nota chiarisce alcuni aspetti, pur consapevole dell’intento propositivo dell’iniziativa. Ad ogni paziente, secondo la Asl, sono state utilizzate le più innovative tecniche in uso; erogate anche grazie all’abnegazione di tutti gli operatori sanitari che, in attesa dell’attivazione di due nuovi Acceleratori Lineari, assicurarono le migliori tecniche radioterapiche possibili. I pazienti non corrono quindi il “rischio” di beneficiare dell’innovazione tecnologica prevista. E poi ancora, la Asl stigmatizza la relazione instaurata durante la visita, con gli operatori e le operatrici perché, a loro dire, ignari di essere ripresi e intervistati e non autorizzati a rilasciare dichiarazioni, utilizzate direttamente da organi di informazione”.
“La nostra ispezione – precisa Pagliaro – è stata come sempre trasparente e documentata. Abbiamo chiesto esplicitamente agli operatori sanitari con cui abbiamo parlato, e ne abbiamo prova, se desiderassero essere oscurati nelle foto e nei video. È nostra prassi farlo, e così è stato anche in questa occasione”.
Il consigliere regionale sottolinea come non vi sia mai stata alcuna critica al personale sanitario, rimarcando, anche pubblicamente, l’abnegazione e l’umanità del personale della Radioterapia oncologica del Fazzi, qualità ribadite anche dalla Asl nella sua replica.
Pagliaro torna poi su un punto cruciale della vicenda: l’annunciata sostituzione dei due apparecchi guasti con due nuovi acceleratori lineari, di cui si parlò già nella Commissione Sanità del Consiglio regionale lo scorso 9 ottobre, su richiesta dello stesso consigliere. “Fu la dirigente del servizio, la dottoressa Angela Sardaro – ricorda – a dichiarare che la fase preliminare della gara d’acquisto doveva chiudersi entro il 29 settembre 2024, pena la perdita dei finanziamenti previsti dal Pnrr. Oggi, dopo otto mesi, scopriamo che le verifiche per l’adeguamento strutturale non sono state ancora completate. Questo ci allarma ulteriormente”.
Nonostante le rassicurazioni fornite dalla Asl sui protocolli terapeutici, Pagliaro insiste: “Continuiamo a ricevere segnali di angoscia e preoccupazione da parte dei pazienti oncologici, che vivono con apprensione l’interruzione delle terapie. A distanza di 6 giorni dall’ispezione, non risulta che i due acceleratori guasti siano stati rimessi in funzione”.
Per fare piena luce sulla questione, Pagliaro annuncia di aver chiesto una nuova audizione in Commissione Sanità: “Confidiamo venga convocata al più presto”.