Ha lo sguardo colmo di stanchezza, di orgoglio e di amore. Davanti a lui c’è il mare, quello di Santa Maria di Leuca, dove finisce l’Italia e dove si conclude anche il suo viaggio. Accanto a lui c’è suo figlio Davide, per tutti Dade, 6 anni, affetto da una rara mutazione genetica.
Da Riccione fino a Leuca, in bicicletta. Simone ha pedalato per oltre mille chilometri, tappa dopo tappa, per portare un messaggio forte, chiaro e pieno di speranza.
Il loro progetto si chiama “Dade alla ricerca del delfino magico”, ma non è un’avventura, né una sfida sportiva. È un viaggio del cuore, un appello silenzioso e potente per accendere i riflettori su una malattia sconosciuta ai più, e su tutte le famiglie che ogni giorno affrontano il peso di una diagnosi rara.
Durante il percorso, mamma Antonella e la sorellina Amelia hanno seguito ogni pedalata a bordo di un camper. Con loro, un’intera comunità fatta di associazioni, volontari, famiglie, e anche semplici sconosciuti che hanno deciso di fare un tratto di strada insieme a Dade.
Dade, seduto sulla cargo bike, ha guardato il mondo scorrere per 16 tappe, con una media di 70 chilometri al giorno. Ha visto le città, le campagne, le persone. Ha sorriso. Ha vissuto.