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Appalti pilotati in cambio di favori? Revocati i domiciliari al sindaco Sales

Revocati i domiciliari per il sindaco di Sanarica, Salvatore Sales, coinvolto nell’inchiesta che ha travolto anche i sindaci dei comuni di Maglie e Ruffano, accusati di appalti pilotati in cambio di favori, voti e regali. Il gip ha accolto l’istanza di revoca dei domiciliari presentata dal legale di Sales, difeso dall’avvocato Vincenzo Blandolino. Il provvedimento arriva a pochi giorni dalla chiusura delle indagini preliminari, che coinvolgono in tutto 25 indagati, tra cui amministratori, funzionari pubblici e imprenditori.
Sales era rimasto l’unico agli arresti domiciliari dopo che il sindaco di Ruffano, Antonio Cavallo, era stato scarcerato a seguito delle dimissioni, mentre il primo cittadino di Maglie Ernesto Toma e il suo vice Marco Sticchi avevano ottenuto la sostituzione della misura con l’obbligo di firma, tornando una settimana fa alla guida del Comune. Revoca dei domiciliari con conseguente obbligo di firma per Umberto Mangia, dipendente della Castrignanò Appalti.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Lecce e condotta dalla Guardia di Finanza, ruota attorno all’ipotesi di un’associazione per delinquere finalizzata a truccare gare d’appalto pubbliche in diversi Comuni del basso Salento. Secondo il pubblico ministero Maria Vallefuoco, l’imprenditore Marco Castrignanò, già coinvolto in altre inchieste, avrebbe stretto un patto illecito con alcuni sindaci e funzionari compiacenti per ottenere l’aggiudicazione di appalti in cambio di favori personali ed elettorali: cene, casse di prosecco, lavori in abitazioni private, addobbi floreali e contributi per eventi politici.
Oltre ai tre sindaci, nell’elenco degli indagati figurano tra gli altri il funzionario Maurizio Montagna, sospeso per otto mesi dai pubblici uffici, e alcuni rappresentanti delle imprese coinvolte: la Castrignanò Appalti, la Cesa srl e la Effeci srl.
Con l’avviso di conclusione delle indagini notificato nei giorni scorsi, la Procura conferma il 416 (associazione per delinquere) come prima accusa per sette dei venticinque indagati. Le difese si preparano ora a presentare memorie e controdeduzioni prima di un eventuale rinvio a giudizio.

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