Momenti di forte tensione e violenza si sono verificati nei giorni scorsi a Seclì, sfociati in una denuncia presentata nelle scorse ore da parte del primo cittadino. Tutto ha avuto inizio intorno alle ore 13.30 di lunedì scorso, nei pressi del perimetro urbano cittadino, dove un incendio, alimentato dal vento e dal caldo torrido, minacciava diverse abitazioni. Le fiamme, che divampavano già da un paio d’ore, interessavano principalmente una discarica abusiva contenente materiale ingombrante come frigoriferi, banconi da bar e mobili, sprigionando fumo denso.
Con i Vigili del Fuoco impegnati su altre emergenze, sul posto erano intervenuti i volontari della Protezione Civile, mentre il sindaco Andrea Finamore, accompagnato da altri membri dell’amministrazione comunale, si era recato personalmente nella zona colpita per monitorare la situazione e offrire supporto alle persone impegnate nelle operazioni di contenimento.
Il clima, però, si è ben presto surriscaldato anche sul fronte umano: alcuni residenti, esasperati, hanno inveito contro il sindaco e gli amministratori presenti, accusandoli di un presunto ritardo nei soccorsi, nonostante non fosse compito diretto del Comune intervenire nelle operazioni di spegnimento dell’incendio. Una tensione che sarebbe sfociata anche in aggressione fisica.
Terminato lo spegnimento, il sindaco ha annunciato l’intenzione di segnalare la presenza delle discariche abusive alla Procura della Repubblica, dichiarazione che ha provocato una reazione violenta da parte di alcuni dei presenti. In particolare, un uomo ha minacciato Finamore con una spranga di ferro, riuscendo addirittura a colpirlo poi con un pugno al volto. Solo l’intervento tempestivo di un amministratore comunale ha evitato conseguenze peggiori, disarmando l’aggressore.
Il primo cittadino, nella mattinata di giovedì, ha formalizzato dai carabinieri una denuncia nei confronti del responsabile che risponde di oltraggio, minacce e lesioni a pubblico ufficiale. Tuttavia, poche ore dopo, gli stessi si sarebbero presentati in Comune per chiedere il ritiro della querela. Di fronte al rifiuto del sindaco, sarebbero partite nuove e pesanti intimidazioni. Il sindaco Finamore, nonostante l’aggressione subita, ha ribadito la volontà di andare fino in fondo, affinché vengano accertate tutte le responsabilità, tanto sull’origine dell’incendio quanto sulla presenza delle discariche abusive. Le indagini sono in corso.