LECCE – Dopo l’annuncio con cui la proprietà di HDL Nardò ha messo a disposizione il titolo sportivo, invitando la città e gli imprenditori locali a farsi avanti per garantire continuità al progetto, non sono mancate le polemiche sui social.
Abbiamo sentito il presidente Tommaso Greco che ha spiegato ogni aspetto di questa decisione:
“L’obiettivo delle mie parole è quello di riportare serenità e spiegare le difficoltà che abbiamo affrontato. In questi anni io e i miei soci abbiamo investito tempo, passione e risorse personali, senza alcun tornaconto, solo per amore del Nardò Basket. Nella stagione appena conclusa, culminata con la retrocessione in serie B, abbiamo affrontato un campionato difficilissimo, con squadre di altissimo livello, spesso senza i mezzi adeguati, anche a causa di regole cambiate in corsa che hanno reso tutto più complicato.
Non sono mancati i nostri appelli a tifosi e imprenditori. Abbiamo ricevuto affetto e stima, ma pochi aiuti concreti. Oggi non possiamo più sostenere tutto da soli. Sono disponibile a un confronto costruttivo con i tifosi e pronto a riprendere in mano il progetto per partecipare alla Serie B nazionale, ma servono risorse. Il basket non vive di parole, ma di sostegno reale.
Alcuni dati, che condivido con trasparenza, aiutano a comprendere il contesto:
Abbonamenti: media Nardò Basket €135 di cui oltre 200 in omaggio, mentre la media delle altre squadre di Serie A2 si attesta sui €500, e le squadre top arrivano fino a €1.500.
Sponsor: Nardò Basket €200.000, media altre squadre circa €600.000, con punte di €1,5 milioni per i club di vertice”

Tommaso Greco conclude con un appello:
“Con le critiche non si costruisce nulla. Con collaborazione e visione comune, possiamo ancora scrivere insieme una nuova pagina per il Nardò Basket. L’unica certezza è che non siamo più in grado di sostenere da soli gli ingenti costi di questo progetto. Per continuare, serve una partecipazione concreta. Sono pronto a rimettermi in gioco, a prendere nuovamente in mano le redini e ad affrontare il prossimo campionato di Serie B nazionale. Ma serve un aiuto vero. Con critiche sterili e attacchi personali non si costruisce nulla. Uniti e collaborando si può ripartire”.