LECCE – Il nome è di per sé eloquente: microcredito di libertà. Microcredito perché si tratta di un significativo e concreto aiuto finanziario, libertà perché consente di sostenere le donne che hanno subito violenza aiutandole a riconquistare autonomia personale, abitativa e professionale.
Un progetto virtuoso che vede assieme UniCredit, Prefettura di Lecce, Rotary Club Lecce e la rete antiviolenza del territorio.
Il programma prevede microcrediti a tasso zero fino a 10mila euro per emergenze economiche oltre a corsi di formazione gratuita e accompagnamento personalizzato. È destinato alle donne assistite da Centri Antiviolenza e Case Rifugio, escluse dal credito tradizionale, e può coprire spese per casa, lavoro, trasporto, riqualificazione energetica o assunzioni.
Il Rotary continua ad essere vicino a chi ha bisogno accompagnando le donne in questo percorso virtuoso
Parte attiva del progetto è UniCredit che conferma così il suo impegno a fianco delle donne che vogliono riprendersi la propria vita. Per Livianna Curri, Area Manager Retail Puglia Sud di UniCredit, “non si tratta solo di uno strumento finanziario. Stiamo parlando di fiducia, di riscatto, di un patto sociale che una banca può stringere con il territorio. Questo progetto è la dimostrazione che il credito può essere umano, oltre che economico. Aiutiamo le donne non a sopravvivere, ma a costruire futuro. La libertà non è un ideale astratto ma un orizzonte raggiungibile. Insieme. E noi ci siamo”.
Il progetto è nato su iniziativa del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri che indosserà i panni di garante, in collaborazione con ABI, Federcasse, Caritas Italiana ed Ente Nazionale per il Microcredito. Obiettivo? Puntare sull’inclusione economica come leva di libertà.