BRINDISI – La New Basket Brindisi è nel pieno di una fase cruciale di ricostruzione, determinata a voltare pagina dopo l’ultima stagione e a tornare protagonista nel campionato di Serie A2. L’atmosfera che si respira è quella di un cantiere operativo, in cui ogni tassello viene scelto con cura per costruire una squadra competitiva, affamata e con le idee chiare.
Il primo segnale di continuità arriva dalla panchina, dove è stato confermato coach Piero Bucchi, una garanzia di esperienza e solidità tecnica. Al suo fianco, la conferma dello staff tecnico: Marco Esposito come vice allenatore, Marco Cardillo in veste di assistente e Davide Bocci alla preparazione fisica. Una squadra dentro la squadra, pronta a trasmettere identità e metodo al nuovo gruppo.
Nel roster si mescolano volti noti e nuovi arrivi. Tra i riconfermati spiccano De Vico, Fantoma, Ndzie, Radonjic e Vildera, colonne portanti del progetto. Ma è l’innesto delle nuove pedine che comincia a disegnare un’identità rinnovata: Zach Copeland, tiratore dal talento cristallino, il dinamismo di Ethan Esposito, la regia giovane ma decisa di Lorenzo Maspero, la duttilità di Gabriele Miani e l’esplosività di Aristide Mouaha.
Resta un ultimo anello da inserire nella catena: il playmaker titolare, figura chiave attorno a cui ruoteranno ritmi e geometrie. Il profilo ideale è quello di un regista con punti nelle mani, ma anche leadership, visione e un’insaziabile voglia di emergere. Un trascinatore, capace di accendere la scintilla nei momenti caldi e di far salire il livello dell’intera squadra.
A Brindisi non si parla solo di pallacanestro, ma di identità, appartenenza e orgoglio. La città sogna il ritorno in Serie A e la società è pronta a fare il possibile per trasformare quel sogno in realtà. Con passione, sudore e una squadra pronta a combattere su ogni possesso.
Il viaggio è cominciato. E l’obiettivo è chiaro: scrivere un nuovo capitolo, più forte, più maturo, e finalmente vincente, per tornare protagonisti nella grande pallacanestro nazionale.