LECCE – Ad essere acquisiti dalla Guardia di Finanza sono stati i faldoni inerenti il progetto di riqualificazione dell’ex cinema santa Lucia, risalenti al biennio 2015-2017. Un progetto già concluso sì, tanto che il cinema oggi è sostituito da un albergo di lusso, ma sul quale evidentemente le fiamme gialle intendono vederci chiaro.
Il blitz delle scorse ore negli uffici del Settore Urbanistica si inquadra nell’inchiesta che nelle scorse settimane ha travolto, tra gli altri, l’ormai ex assessore regionale Alessando Delli Noci.
Per la Procura, Delli Noci avrebbe fatto parte insieme ad altre sei persone (tra cui l’imprenditore salentino Alfredo Barone, per cui è stato chiesto il carcere, e l’ingegnere barese Maurizio Laforgia, figlio del Domenico ex presidente di Acquedotto pugliese) di un’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, alla turbata libertà degli incanti e alla frode in finanziamenti pubblici.
Lo scorso 12 giugno, intanto, nel corso dell’interrogatorio preventivo, Delli Noci ha prima risposto alle domande del gip, ma ha poi deciso di non rispondere a quelle dei pm Prontera e Carducci, dichiarando solamente di essersi dimesso da tutte le cariche in Regione, compresa quella da consigliere.
Adesso si attende la decisione del gip di Lecce, Angelo Zizzari, sulle richieste della Procura.
Le contestazioni sono, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione, truffa in danno di vari enti pubblici, reati fiscali, riciclaggio e autoriciclaggio. Avvalendosi di potere economico, imprenditoriale e della capacità di condizionamento dell’azione amministrativa del Comune di Lecce e di Surbo, Gallipoli e della Regione Puglia, anche con lo spostamento di pacchetti di voti, sarebbero state favorite “modalità illecite” di investimento nel settore turistico ricettivo del lusso, con l’apporto di pubblici ufficiali e politici compiacenti.
Tra i progetti sotto accusa, appunto, quello dell’ex cinema “Santa Lucia” e all’ex convento delle Stimmatine.
Tra i favori ottenuti in cambio,assunzioni, contributi e consenso elettorale.