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A Torre Guaceto laboratorio vivo tra storia e rivelazioni

BRINDISI – Nella suggestiva cornice della riserva naturale di Torre Guaceto, prosegue lo studio della necropoli a cremazione risalente all’età del Bronzo, scoperta nel 2019 sotto la sabbia della spiaggia delle conchiglie. Quest’anno, le attività di ricerca si sono spostate dal campo al laboratorio archeologico di Serranova, cuore pulsante dell’indagine scientifica e unico nel suo genere in Italia all’interno di un’area protetta.
Il team del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, guidato dal professor Teodoro Scarano, sta conducendo microscavi delle urne cinerarie recuperate nelle precedenti campagne. Queste operazioni, che prevedono la delicata rimozione del terriccio interno, stanno restituendo preziose informazioni sui riti funerari e sull’organizzazione sociale delle comunità del secondo millennio a.c.

Finora sono state catalogate 108 urne, molte delle quali deposte in pozzetti scavati nella roccia e coperte da tumulazioni. Alcune presentano decorazioni geometriche e corredi in bronzo e ambra, segno del prestigio dei defunti. Il laboratorio è aperto al pubblico fino al 30 giugno, offrendo a visitatori e appassionati l’opportunità di osservare da vicino il lavoro degli archeologi e partecipare a un’esperienza di divulgazione unica nel suo genere.

Un’iniziativa che unisce ricerca, formazione e coinvolgimento della comunità, rafforzando il ruolo di Torre Guaceto come luogo di memoria, conoscenza e bellezza condivisa. 

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