LECCE – Mezzogiorno di fuoco, non solo per il caldo. Atmosfera surreale. A rompere il silenzio ci pensano le campane della vicina Chiesa. Cancelli rigorosamente sbarrati. Non può entrare né uscire nessuno. Almeno per ora. Sono tutti in aula gli studenti del liceo Scientifico Banzi di Lecce per la prima prova d’esame. Ognuno con una storia da raccontare, con un sogno da inseguire, con un percorso ancora da esplorare. Gli scooter e le moto parcheggiate davanti all’ingresso della scuola sembrano richiamare un passato che non c’è più, quando tutto sembrava più leggero, quando gli orizzonti erano più luminosi e il futuro non faceva paura.
Il primo studente a battere tutti sul tempo arriva alle 12.18.
Il cancelletto viene ufficialmente aperto e spalancato tre minuti più tardi. A mezzogiorno e trentatré si presentano tre compagni di classe.
Pasolini, Tomasi di Lampedusa, Borsellino, social e indignazione, la parola dell’anno Rispetto: sono questi gli argomenti più gettonati.
L’ansia appare un ricordo, anche se già si pensa a giovedì: la prova di matematica incombe.
La prima ragazza a prendere lo zainetto e ad abbandonare la scuola si presenta all’uscita dopo una decina di studenti. Al suo fianco un compagno di classe. Sono tutti un po’ più leggeri, certo, ma qualche scoria per la tensione accumulata in questi giorni è evidente.
Pian piano la scuola si svuota. Ma non è ancora tempo di andare al mare. Giovedì si ricomincia.