Solito copione: ennesimo Consiglio regionale in fumo per caduta del numero legale, a causa delle assenze tra le fila della maggioranza di centrosinistra.
La seduta si è aperta con un minuto di silenzio in memoria del brigadiere capo dei carabinieri Carlo Legrottaglie, ucciso al culmine di un conflitto a fuoco nelle campagne di Francavilla Fontana. Quindi, la presa d’atto delle dimissioni da consigliere regionale di Alessandro Delli Noci, indagato per corruzione. Al suo posto il salentino Antonio Raone, primo dei non eletti della lista Con nella circoscrizione di Lecce alle regionali 2020, ma nel frattempo passato a Forza Italia. Nessuna dichiarazione in aula, ma un comunicato stampa in cui ringrazia “il segretario nazionale Tajani per la fiducia riposta nei suoi confronti, assieme al segretario regionale D’Attis”.
Dopo l’elezione del consigliere di Fratelli d’Italia Tommaso Scatigna come componente del Comitato tecnico regionale faunistico-venatorio, in sostituzione del collega di gruppo Luigi Caroli dimissionario, la seduta è entrata nel vivo con la discussione del disegno di legge sulle politiche giovanili, anticipata rispetto ai debiti fuori bilancio su richiesta del capogruppo Pd Paolo Campo. La legge è stata approvata con la “benedizione” del governatore Michele Emiliano, intervenuto per sottolineare i meriti dell’ex assessore Delli Noci nella crescita del pil della Puglia, che comunque – ha evidenziato la minoranza – non è servita ad arrestare l’emorragia di giovani, costretti a cercare opportunità di lavoro e stabilità fuori regione.