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Restyling via del Mare: il ricorso non inciderà sulle tempistiche

Nessun ritardo e nessun rischio per il restyling dello stadio “Via del Mare”. È la posizione netta della Leo Costruzioni SPA, azienda salentina che ha presentato ricorso contro l’aggiudicazione dell’appalto integrato al consorzio di Ravenna, ma che allo stesso tempo chiarisce come l’azione legale non comporti in alcun modo un blocco dei lavori. Anzi, il ricordo è stato effettuato dopo una lunga e ponderata riflessione e soprattutto negli interessi della città e dei tifosi.
Il ricorso, infatti, riguarda una procedura di appalto integrato che include sia la progettazione esecutiva sia l’esecuzione dell’intervento. Al momento, però, il contratto con l’aggiudicatario non è stato ancora firmato, né è stato presentato il progetto esecutivo. Il bando prevede un termine di 60 giorni complessivi per la progettazione e la validazione da parte dell’Amministrazione, che è ancora nella fase preliminare. Dunque, i lavori non sono partiti e non vi è alcuna sospensione in atto.
La Leo Costruzioni, seconda classificata in gara, ha richiesto l’accesso agli atti subito dopo l’aggiudicazione, riscontrando a suo parere diverse criticità nella documentazione. In particolare, l’azienda contesta il ricorso allo strumento del soccorso istruttorio da parte del consorzio vincitore, ritenendo che alcune delle carenze non fossero sanabili. Tra le principali osservazioni mosse vi sono la qualificazione per specifiche categorie progettuali – come quelle relative al verde e alle opere per attività sportive e ricreative – e l’ampliamento successivo del gruppo dei progettisti, che ha incluso un nuovo professionista solo dopo l’intervento della stazione appaltante.
Proprio su questo punto, Leo Costruzioni rivendica la piena conformità della propria offerta fin dalla fase di gara. L’azienda aveva già incluso un progettista in possesso dei requisiti previsti per la categoria P02, una specializzazione estremamente rara, reperendo un tecnico abilitato a Torino. Ciò conferma, secondo la società, l’attenzione con cui era stato costruito il proprio team di lavoro, senza necessità di correzioni o integrazioni successive. Peraltro un’azienda del posto avrebbe agevolato il proseguo dei lavori con l’utilizzo dello stadio.
A tutela della regolarità del procedimento e delle proprie ragioni, ma soprattutto per il bene e l’amore che nutre nei confronti del Lecce Calcio, l’azienda ha presentato ricorso al TAR di Lecce e, contestualmente, ha depositato una richiesta per abbreviare i tempi processuali. A tale richiesta si è opposta l’azienda vincitrice. Il Tar ha rigettato tale istanza, fissando l’udienza di discussione per il prossimo 2 luglio, ritenendo assenti i presupposti di urgenza.
Intanto la Leo Costruzioni ribadisce che tale atto non danneggia in alcun modo il percorso che porterà alla realizzazione del nuovo stadio. L’azienda, da anni vicina alla squadra giallorossa anche con iniziative di sponsorizzazione, evidenzia come questa azione legale sia frutto di un’attenta valutazione tecnica e giuridica, guidata dalla consapevolezza di poter realizzare l’opera nei tempi previsti, senza ostacolare in alcun modo le esigenze legate ai Giochi del Mediterraneo e al regolare svolgimento del prossimo campionato di Serie A.

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