BRINDISI – L’ultimo comunicato è dell’8 maggio. Il Brindisi non fa rumore ma si muove. E lo fa con determinazione, tra mille incognite e una sola certezza: il progetto calcistico va avanti. La retrocessione brucia ancora, la Serie D appare sempre più lontana, ma il club non intende restare fermo.
In attesa di capire in quale campionato giocherà, la società lavora sottotraccia per preparare la prossima stagione. Difficile che ci sia il ripescaggio in Serie D, quindi dovrebbe essere Eccellenza con un solo obiettivo: vincere.
I soci Giuseppe Roma, Marco Dova e Damian Pozzessere vogliono evitare gli errori del passato. Niente più decisioni affrettate: questa volta si parte con largo anticipo, cercando le persone giuste per costruire una squadra competitiva. I primi tasselli da sistemare sono quelli del direttore sportivo e dell’allenatore.
Per adesso si fanno dei nomi che circolano però solo nel recinto delle opzion.
In panchina potrebbe arrivare Pasquale De Candia, reduce dalla promozione in D con il Barletta. Il suo è al momento solo un nome sondato, ma l’interesse c’è. De Candia rappresenta esperienza e solidità, qualità fondamentali per ripartire con ambizione.
La situazione legata alla categoria è ancora un rebus: la domanda di riammissione in Serie D è stata annunciata dalla società adriatica ma il nuovo format a 162 squadre rende tutto più complicato. La concorrenza è agguerrita e i posti disponibili pochi.
La linea però è chiara: farsi trovare pronti, qualunque sia il punto di partenza. E farlo con un progetto serio, con uomini capaci e con l’obiettivo di riportare entusiasmo e fiducia attorno alla squadra.
Brindisi osserva, lavora e sogna. In silenzio, ma con le idee chiare.