LECCE – Giornata di controlli ad “alto impatto” nel territorio leccese. Su disposizione del Questore Giampietro Lionetti, e in linea con quanto stabilito in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza – con l’ausilio delle unità cinofile – hanno effettuato un servizio interforze straordinario di controllo del territorio.
Le attività si sono concentrate in aree considerate sensibili: il residence di Merine (frazione di Lizzanello), la zona della stazione ferroviaria di Lecce, la villa comunale, il rione Castromediano e la marina di San Cataldo. Obiettivi: identificazione di persone, prevenzione dei reati predatori, controlli amministrativi in locali pubblici.
Durante una perquisizione domiciliare nel residence di Merine, gli agenti hanno sequestrato 6,4 grammi di cocaina nella disponibilità di un 49enne leccese, già sottoposto all’affidamento in prova. Per lui è scattata una sanzione amministrativa e una denuncia per violazione delle prescrizioni della misura alternativa.
Nello stesso stabile è stato identificato un 34enne albanese risultato irregolare sul territorio nazionale. Dopo gli accertamenti dell’Ufficio Immigrazione, è stato emesso un provvedimento di espulsione e l’uomo è stato accompagnato in un centro di trattenimento in attesa dell’udienza di convalida.
I controlli hanno inoltre portato alla denuncia di un 38enne di Galatina, sorpreso a Lecce nonostante un provvedimento che gli vietava di farvi ritorno.
Sul fronte amministrativo, la Polizia ha verificato la regolarità di tre esercizi commerciali: un bar e una sala scommesse in via Leuca, nel rione Castromediano, e uno stabilimento balneare a San Cataldo.
L’operazione si inserisce in una più ampia strategia di presidio del territorio e contrasto alla microcriminalità, con particolare attenzione alle zone periferiche e alle marine.