Un lunedì nero per tanti pugliesi e salentini, ma non solo, che da Roma cercavano di rientrare verso casa. In quello che doveva essere un viaggio regolare — seppur con qualche deviazione annunciata — molti si sono ritrovati bloccati in stazione, tra soppressioni dell’ultimo minuto, bus sostitutivi e informazioni poco chiare.
Il problema principale è legato ai lavori sull’Alta Velocità/Alta Capacità Napoli-Bari, in corso dall’8 al 15 giugno, che hanno comportato importanti modifiche alla circolazione ferroviaria. Durante questo periodo, i treni Frecciarossa e Frecciargento delle relazioni Roma-Bari-Brindisi-Lecce sono stati limitati a Caserta, mentre altri sono stati cancellati completamente. Il 13 giugno, ad esempio, non circoleranno né l’Intercity 705 Roma-Taranto né il Notte 789 Roma-Lecce.
Ma in queste ore si è aggiunto un ulteriore problema inatteso e non definito. La tratta Roma-Pescara, che secondo Trenitalia doveva rappresentare l’alternativa per garantire la continuità dei collegamenti verso il Sud con altre Frecce, ha subito a sua volta delle gravi criticità. Tutti i treni in quella direttrice sono stati soppressi rendendo di fatto inaffidabile anche l’itinerario alternativo.
Il caos si è riversato nelle stazioni: viaggiatori disorientati, lunghissime file alle biglietterie, informazioni frammentarie, caldo opprimente e nessuna assistenza chiara per chi aveva appuntamenti, coincidenze o semplicemente desiderava tornare a casa. Le sostituzioni con autobus, annunciate all’ultimo momento, hanno creato ulteriori difficoltà e malumori diffusi.