LECCE – Un dramma che tocca molti pazienti insulino-dipendenti come la signora Francesca, affetta da diabete mellìto di tipo 1.
Per loro tenere sotto costante controllo la glicemia, per prevenire picchi pericolosi, è vitale. Da gennaio scorso le Asl pugliesi erogano un nuovo micro infusore – Omnipod 5 – che monitora i valori in tempo reale e, in caso di allarme, somministra automaticamente il farmaco salvavita. È l’unico senza catetere, il che lo rende più discreto e pratico nell’uso quotidiano.
Ma c’è un ma, e riguarda la sola Asl di Lecce, che da fine aprile ha sospeso l’erogazione dell’Omnipod 5 “per esaurimento scorte e mancanza di budget”. Lo ha denunciato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro, che con un’interrogazione urgente ha sollecitato la Regione a garantire l’erogazione di questo presidio nella Asl di Lecce.
Sul caso è intervenuta Feder Diabetici Puglia con una nota in cui sottolinea di essersi interessata del caso già da aprile scorso, aprendo un’interlocuzione con il Servizio Patrimonio della Asl di Lecce, che evidentemente – però – non è stata risolutiva.
Nella stessa situazione di Francesca si trovano molte altre pazienti. Una di loro, la signora Antonella, si è rivolta ad un’esperta in diritto della disabilità, la consulente legale Morena Manfreda, che annuncia diffida alla Asl di Lecce affinché garantisca il dispositivo salvavita. “La libertà di scelta terapeutica – scandisce – è un diritto che la Regione deve garantire in tutte le Asl”.