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Lecce, incontro rimandato con Giampaolo. Riflessioni fatte, ora il confronto

LECCE – Il primo tassello da sistemare per Corvino e Trinchera è l’allenatore. Il confronto è stato posticipato ai prossimi giorni. Non si andrà probabilmente oltre la metà della prossima settimana. Corvino e Trinchera hanno passato ai raggi x il lavoro fatto dal tecnico abruzzese, il quale ha vissuto il suo momento più critico dopo la sconfitta contro il Como. Ma il club giallorosso ha voluto rinnovargli la fiducia per condurre in porto la squadra. E ci è riuscito. Rinunciando a qualche principio fondamentale che caratterizza il suo dogma calcistico. Qualcosa la squadra aveva assorbito e mostrato nelle prime partite dell’era Giampaolo. Ma ha dovuto cambiare in corsa, gradualmente.

Muovendo la squadra con concetti più pratici.

E recuperando nel finale qualche protagonista che si era smarrito per strada. Come Ramadani. Lo stesso era successo a Coulibaly, prelevato dalla Salernitana e seduto scomodamente in panchina durante l’era Gotti che gli ha preferito addirittura Dorgu nel ruolo di mezzala.

Un Lecce fuori strada, da quella strada indicata dalla società. Che ha prodotto probabilmente malcontento e uno scarso rendimento. E quindi ha sollevato il malumore del pubblico con la contestazione verso i calciatori. “Qui i calciatori devono stare bene – ha detto Corvino -, non devono essere costretti a chiedere di essere ceduti perché qui l’ambiente non è più di loro gradimento. I conti si fanno a fine stagione”.

Di cessioni si parlerà ora. Non che il Lecce ne abbia necessità, ma sono le richieste e le offerte a fare il mercato di una società. Come è successo per Dorgu: da una parte il Manchester United che ha fatto una proposta allettante, dall’altra a quanto pare il calciatore che ha voluto cogliere la palla al balzo. Ogni sessione, tuttavia, ha questi scenari. “Siamo disposti ad accontentare chi ce lo chiede, ma le condizioni devono collimare con le nostre aspettative – ha detto ancora Corvino -, non possiamo tenere chi ci manifesta la voglia di andare via”.

Si parte dunque da un gruppo che vedrà in alcuni elementi le pedine cardine del prossimo progetto, ma bisognerà tenere conto delle richieste che potrebbero arrivare per i vari Falcone, forse Gallo, Ramadani, Krstovic, che andrebbero a scoprire ruoli chiave.

Finora, tuttavia, Corvino e Trinchera sono riusciti a costruire squadre che alla fine hanno portato a casa il risultato finale. “Tutto è migliorabile nella vita – conclude -, ma quelli avuti finora sono stati dei gruppi straordinari, pur nelle loro diversità. E poi dobbiamo ragionare sempre con quelli che possono essere dei limiti che possono venire fuori proprio in ragione di quello che facciamo e come lo facciamo. Non bisogna dimenticare che la società fa un grande sforzo perché tutte le risorse che tiriamo fuori servono per la Prima Squadra, la Primavera, la squadra di calcio femminile, le strutture, il centro sportivo. Il nostro scudetto è la salvezza e vuol dire che abbiamo sbagliato poco”.

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