Ancora da chiarire i dettagli attorno all’aggressione subita ieri da un infermiere in servizio presso l’Unità operativa complessa di Psichiatria dell’ospedale “Perrino” di Brindisi. Il sanitario, 40 anni, ha ricevuto, lo ricordiamo, un pugno in pieno volto da un paziente. Soccorso dai colleghi e portato in Pronto soccorso per gli approfondimenti diagnostici del caso, tra cui Tac e visita oculistica, ha riportato un trauma facciale guaribile in 15 giorni. “L’episodio, avvenuto per cause non ancora pienamente chiarite, è stato perpetrato da un paziente psichiatrico ricoverato che, fino a quel momento, aveva sempre dimostrato comportamenti collaborativi durante la degenza – afferma in una nota il direttore generale della Asl Brindisi, Maurizio De Nuccio -. È stata attivata tempestivamente la segnalazione dell’evento avverso all’Unità di rischio clinico, secondo le procedure vigenti, ed è stato immediatamente avviato il protocollo di supporto psicologico a favore del dipendente coinvolto”.
“Esprimiamo la nostra più sentita vicinanza e solidarietà all’infermiere e ribadiamo con forza l’impegno della Asl Brindisi nella tutela della sicurezza dei propri operatori, che quotidianamente lavorano con professionalità e dedizione in contesti spesso complessi – sostiene ancora De Nuzzo -. L’episodio si inserisce purtroppo in un fenomeno più ampio legato agli eventi aggressivi nei contesti sanitari, con particolare incidenza nei reparti psichiatrici, dove una minoranza di pazienti – in fasi di scompenso acuto – può presentare comportamenti imprevedibili e violenti”.
“Alla luce di quanto accaduto – prosegue la nota Asl -, condividiamo e accogliamo l’invito dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche a costituire un tavolo di confronto permanente che coinvolga anche le rappresentanze sindacali, il responsabile del Servizio di prevenzione e protezione e gli organi professionali, al fine di individuare e attuare strategie condivise ed efficaci per la prevenzione della violenza e la tutela della salute e sicurezza del personale sanitario”.
“La Asl Brindisi – conclude De Nuzzo – afferma con chiarezza che ogni forma di violenza nei confronti degli operatori sanitari è inaccettabile e sarà contrastata con ogni mezzo a nostra disposizione”.