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Ordinanza movida Lecce, il Tar dà ragione ai commercianti

LECCE – La terza sezione del Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce ha disposto la sospensione dell’ordinanza firmata dal sindaco Adriana Poli Bortone, con la quale si introducevano limitazioni agli orari della movida in via Ascanio Grandi e via Maremonti.

Il provvedimento, emanato lo scorso 6 maggio, imponeva la chiusura dei locali alle 23 nei giorni festivi e alle 24 nei fine settimana, con validità fino alle sei del mattino e fino al 31 luglio 2025. Una misura adottata, secondo il primo cittadino, per garantire un più alto livello di sicurezza nel centro storico, anche alla luce di recenti episodi di cronaca che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

Contro l’ordinanza avevano presentato ricorso due esercenti della zona: la Mari S.r.l. e la ditta individuale Sun City. A seguito della camera di consiglio, presieduta dal giudice Enrico D’Arpe, il TAR ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati Luisa Carpentieri e Daniele Montinaro, sospendendo l’efficacia del provvedimento comunale.

Secondo i giudici amministrativi salentini, l’ordinanza rischiava di causare un danno economico “grave e irreparabile” alle attività commerciali interessate, oltre a presentare profili di illegittimità. Nella motivazione si legge che “la motivazione esternata nel provvedimento sindacale impugnato, tutta incentrata – a ben vedere – all’evidenza di esigenze preventive di sicurezza e di prevenzione del degrado urbano, appare insufficiente a giustificare l’emanazione di una legittima ordinanza contingibile e urgente”, che dovrebbe essere riservata a situazioni “aventi realmente carattere eccezionale ed imprevisto”.

Il TAR invita l’amministrazione a utilizzare gli strumenti previsti dalla normativa vigente per garantire la sicurezza nel centro storico. Da Palazzo Carafa fanno sapere che l’amministrazione è pronta ad adeguarsi alla linea indicata dai giudici.

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