LECCE – È attesa nelle prossime ore la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce in merito al ricorso presentato contro l’ordinanza che ha imposto una stretta sugli orari della movida.
Al centro della controversia, le restrizioni imposte dal Comune di Lecce ai locali situati in via Ascanio Grandi e via Maremonti, nel cuore della movida. Il provvedimento, firmato dal primo cittadino, stabilisce fino al 31 luglio l’obbligo di chiusura anticipata per bar e ristoranti: entro le 23 nei giorni feriali, e a mezzanotte nel fine settimana. Fascia oraria nella quale, sottolineano gli esercenti, le attività cominciano a generare il grosso del loro fatturato.
L’ordinanza prevede inoltre il divieto di nuove concessioni di suolo pubblico in queste due strade: non sarà dunque possibile installare dehors, tavoli, sedie o ombrelloni aggiuntivi fino al termine della misura.
A impugnare l’atto amministrativo sono stati due titolari di locali della zona, la Mari S.r.l. e la ditta individuale Sun City, che attraverso i legali Luisa Carpentieri e Daniele Montinaro hanno presentato ricorso al TAR. Secondo i ricorrenti, il provvedimento comporta un grave danno economico e rappresenta una misura iniqua. Le restrizioni, affermano, si applicano solo a una parte del centro storico, determinando una disparità di trattamento rispetto ad altri esercenti con caratteristiche simili.
Ulteriore punto critico sollevato nel ricorso riguarda la natura stessa dell’ordinanza, qualificata come “contingibile e urgente”: una formula riservata, per legge, a situazioni eccezionali e non procrastinabili. Ma, sostengono i ricorrenti, non ci sarebbe alcuna emergenza tale da giustificare l’uso di questo strumento. La sicurezza – spiegano – sarebbe sempre stata garantita da vigilanza privata e altre misure previste dagli stessi operatori.
Il provvedimento del TAR, atteso entro nelle prossime ore, sarà cruciale per capire se le limitazioni potranno rimanere in vigore oppure se sarà necessario un nuovo confronto tra amministrazione comunale, esercenti e istituzioni del territorio.