Si continua a indagare sull’aggressione ai danni dott. Raffaele Quarta, medico del Pronto Soccorso dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana. Al termine del suo turno di lavoro si era recato nel parcheggio esterno dello stesso nosocomio dove aveva parcheggiato la sua auto, quando era stato colpito alle spalle con una spranga di ferro. Il dott. Quarta aveva perso i sensi, per lui una prognosi di trenta giorni. Il dottt. Quarta ha affermato che nel suo turno non aveva avuto alcun tipo di discussione con pazienti o familiari.
Immediata la reazione dell’Ordine dei Medici della provincia di Brindisi i quali affermano, attraverso il presidente Arturo Oliva, che la solidarietà non basta più perché occorrono strumenti concreti di tutela di chi opera negli ospedali. Il rischio è che in tanti si allontanino dalla sanità pubblica e soprattutto dai reparti di emergenza-urgenza. L’Ordine, comunque, si è già dichiarato disponibile a costituirsi parte civile in un eventuale processo a carico dell’aggressore.
Ed un inserimento nel giudizio lo auspica anche il presidente della Commissione Sanità della Regione Puglia Mauro Vizzino da parte dell’Azienda Sanitaria di Brindisi.
Quella al dottor Quarta è solo l’ultima aggressione in ordine di tempo ad un medico. Dall’inizio dell’anno decine di sanitari hanno subito violenze fisiche e verbali durante lo svolgimento del loro servizio. Un paradosso se si considera che la missione del medico è proprio quella di salvaguardare la salute altrui.