LECCE – Sono trascorsi 79 anni dall’anniversario della nascita della Repubblica Italiana. Ricordarlo e celebrarlo nel migliore dei modi non è certo uno sterile esercizio fine a se stesso denso di retorica, ma assume un grande significato. Perché rappresenta un momento per rimarcare l’unità nazionale, sottolineare i valori fondanti della nostra Costituzione e ribadirne i principi essenziali. “Con il referendum del 2 giugno l’Italia scelse la pace e la libertà”, ha scritto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel tradizionale messaggio al Capo di Stato Maggiore della Difesa.
A Lecce la cerimonia si è aperta alla Caserma Zappalà con la consegna della tricolore al prefetto di Lecce, Natalino Domenico Manno, seguita dall’Inno di Mameli intonato dalla piccola Bianca Perrone, giovanissima concittadina salentina nominata Alfiere della Repubblica dal Capo dello Stato. Poi è stata la volta del tradizionale Alzabandiera e della deposizione di una corona d’alloro ai Caduti.
E stata anche un’occasione anche per ribadire l’esigenza di assicurare la massima sicurezza al territorio facendo leva pure sulla collaborazione dei cittadini
La cerimonia si è trasferita di un centinaio di metri nell’aula Baracca per la consegna delle Onorificenze a 76 uomini e donne che si sono particolarmente distinti per la loro attività sul territorio nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari, o per aver svolto lunghi ed onorati servizi nelle carriere civili e militari.
La giornata dedicata alla Festa della Repubblica avrà il suo epilogo con il concerto in piazza Duomo organizzato dalla Prefettura in collaborazione con il Comune di Lecce e con il Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce.