PRESICCE-ACQUARICA – Nella notte tra il 28 e il 29 maggio 2024, una bomba esplose davanti al bar Prè di Presicce-Acquarica, lasciando dietro di sé tanti danni, paura e un silenzio carico di domande. Due settimane prima, un altro ordigno artigianale era stato rinvenuto inesploso nello stesso punto: un chiaro segnale intimidatorio. Ma è stato solo il secondo, quello che ha distrutto l’ingresso del locale, a rendere tangibile il tentativo di imporre il silenzio con la violenza.
Un anno fa, in Piazzetta Villani, ha parlato il rumore sordo della paura. Oggi, invece, risponde il suono limpido del coraggio. “Osare – Se vuoi… puoi” è il nome dell’incontro pubblico organizzato a un anno esatto dalla bomba esplosa da Enrica Ciardo e Vincenzo Cazzato, titolari dell’attività commerciale. Un evento che ha riunito cittadini, istituzioni e forze dell’ordine proprio davanti a quel bar che, da bersaglio, è diventato simbolo di resistenza civile, vessillo di legalità e della vicinanza concreta dello Stato.
“Osare – Se vuoi… puoi” non è solo un titolo. È un messaggio. È il segno che la legalità si sceglie. E che, quando la si sceglie insieme, può diventare più forte delle bombe.
Sul palco, a ribadirlo, gli interventi del sindaco Paolo Rizzo e del prefetto di Lecce Natalino Manno.
In prima fila, a testimoniare la forza di questa scelta, il procuratore capo Giuseppe Capoccia, il comandante provinciale dei Carabinieri Donato D’Amato, e il questore Giampietro Lionetti.
Accanto a loro, la voce coraggiosa, scomoda e instancabile di don Antonio Coluccia, prete antimafia.
Dal palco, i titolari del bar hanno voluto ringraziare chi ha mostrato vicinanza nei momenti più difficili. Chi non ha voltato le spalle. Chi ha scelto di esserci, ogni giorno. Un anno fa esplodeva la paura. Oggi, a un anno esatto, esplode la risposta: la legalità può vincere. E chi osa, davvero, non è mai solo.