Nota consigliere regionale Poalo Pagliaro: «Ricci a rischio estinzione, fondali semi deserti: quanto emerge dallo studio scientifico coordinato da Unisalento, sulla base di monitoraggi dell’estate 2023, è un’ulteriore conferma della situazione allarmante che avevamo fotografato come premessa della nostra proposta di legge, e che giustifica l’urgenza del fermo pesca triennale dei ricci di mare nei mari della Puglia, in vigore dal maggio 2023. Una legge coraggiosa e necessaria, che io ho sentito la necessità di presentare e sostenere, e che è stata ampiamente condivisa da mondo scientifico, pescatori, ristoratori e amanti del mare.
In questi due anni, i nostri ricci hanno potuto cominciare a ripopolarsi grazie allo stop al prelievo da parte dei pescatori subacquei con licenza, e grazie ai pressanti controlli e sanzioni contro gli abusivi da parte delle forze dell’ordine mobilitate in maniera straordinaria, con multe salate da 2mila a 12mila euro per la pesca proibita.
Lo stesso assessore regionale alla pesca Pentassuglia, a giugno 2024, tracciando un bilancio del primo anno di fermo pesca parlò di “risultati rilevanti e incoraggianti”. Dunque, la strada è quella giusta e bisogna andare avanti, ma per dare maggiore efficacia alla legge – lo ribadisco – servono monitoraggi costanti con dati pubblici, e soprattutto campagne di sensibilizzazione e informazione a tappeto, affinché tutti sappiano che è vietato pescare i ricci nei mari pugliesi ancora per un anno, perché si abbia consapevolezza delle sanzioni per i trasgressori, perché ci sia una coscienza collettiva verso questo problema e verso l’importanza del contributo di tutti. L’obiettivo è ridare vita non soltanto ai ricci ma all’intero ecosistema marino, in cui queste creature svolgono un ruolo chiave. Non solo servono come cibo per vari predatori, ma aiutano a controllare la crescita delle alghe perché se ne nutrono, e fanno da spazzini del mare raschiando il cibo dal fondale con la loro bocca. Faccio dunque ancora una volta appello alla Regione perché siano programmate subito campagne di comunicazione contro la pesca illegale dei ricci, e si intensifichino i monitoraggi. Non vanifichiamo e rafforziamo l’impegno!”»
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