LECCE – Ecco quel che resta dell’albero secolare che si affacciava su piazzetta Ludovico Ariosto, a due passi dalla centralissima piazza Mazzini, a Lecce. E’ stato abbattuto venerdì mattina dagli operai del Comune. “Troppo pericoloso”, hanno fatto sapere dall’Ufficio Ambiente del Comune. Una motivazione che non è stata sufficiente a placare l’ira di qualche residente che ha deciso di rivolgersi al nostro Sportello Dillo a Telerama per denunciare l’episodio. C’è chi parla di “azione scriteriata”. E punta l’indice contro la scelta adottata dall’Amministrazione: “Come si fa a pensare di tagliare un albero quando si sta cercando di incrementare il numero di alberi in tutte le città d’Italia? Più alberi in città portano ad una maggiore termoregolazione climatica per combattere il riscaldamento climatico”. E ancora: “Capisco che gli alberi possano creare dei problemi alla comunità con il pericolo di cadute improvvise e che le loro radici possano sollevare il marciapiede e il manto stradale creando disagio ma ciò non giustifica la loro rimozione”. La nostra telespettatrice indica anche una soluzione: “Si potrebbero puntellare gli alberi inclinati in maniera che non cadano e si potrebbero rimuovere le radici superficiali per allineare la pavimentazione”.
L’albero si trova accanto a due altri due pini a rischio abbattimento viste le loro precarie condizioni di salute. Con il passare del tempo è cresciuto a dismisura raggiungendo un’altezza molto elevata. Secondo i tecnici era a rischio e dunque andava eliminato per garantire la sicurezza di tutti i cittadini.
Intanto la piazzetta, mèta preferita di anziani in cerca di riparo dal sole e dalla calura estiva e di bambini che scorazzano liberamente divertendosi con i giochini posizionati sulla piazzetta, anche se questa altalena è in attesa da una vita dei seggiolini, si ritrova ora più spoglia, con meno ombra e meno ossigeno.
L’auspicio è che ogni albero possa essere sostituito immediatamente da altri arbusti, magari meno pericolosi e già abbastanza cresciuti, di sicuro utili per combattere il cambiamento climatico e garantire refrigerio ai cittadini.