Due decreti ingiuntivi per un totale di circa 1,2 milioni di euro: è questa la somma che il Comune di Ugento dovrà (salvo opposizione) versare alla società Ecotecnica Srl Unipersonale, gestore del servizio di igiene urbana. Lo stabiliscono due provvedimenti del Tribunale Ordinario di Bari.
Nel dettaglio, il primo decreto, firmato dal giudice Raffaella Simone, ingiunge al Comune il pagamento di € 229.403,11, oltre interessi e spese legali per circa € 3.028,00. Il secondo, a firma della giudice Assunta Napiello, porta invece l’importo a € 962.490,61, con ulteriori € 7.425,00 di spese legali. Entrambi i provvedimenti rilevano la certezza, liquidità ed esigibilità del credito vantato da Ecotecnica, escludendo però la provvisoria esecutività, il che consente al Comune di presentare opposizione entro 40 giorni dalla notifica.
Per i consiglieri comunali di opposizione, quanto sta accadendo era tutt’altro che imprevedibile. In una nota al vetriolo, Ezio Garzia, Tiziano Esposito, Giulio Lisi, Fabiola Musarò e Laura De Nuzzo, ricordano come già due anni fa, in sede di Consiglio comunale, avessero segnalato con chiarezza i rischi legati alla gestione del servizio rifiuti: “In quell’occasione – dicono – avevamo messo in evidenza il pericolo concreto che il Comune, quale capofila dell’ARO e responsabile dell’80% degli esborsi, si sarebbe ritrovato a dover pagare somme ingenti alla ditta affidataria”. Un allarme che, all’epoca, venne accolto con sufficienza: “Fummo persino etichettati come ‘incompetenti’. Oggi, però, i fatti parlano chiaro”, dicono. “Abbiamo agito con coerenza e competenza, cercando di difendere gli interessi della collettività e tutelare le finanze comunali, ma il nostro ruolo propositivo e di controllo dell’opposizione, è stato ignorato”.
Ora, con due provvedimenti esecutivi che incombono sulle casse dell’Ente, si apre un nuovo fronte per l’amministrazione comunale, chiamata a valutare le possibili contromisure legali e, soprattutto, a fare i conti con un potenziale impatto milionario sul bilancio.