LECCE – La Gip Tea Verderosa ha riconosciuto il vizio totale di mente per Cosimo Loiola, il 45enne accusato dell’omicidio di Sebastiano Danieli, avvenuto l’11 febbraio scorso nelle campagne di Galatone, su un terreno di proprietà della vittima.
Al termine dell’incidente probatorio, svoltosi alla presenza dell’avvocato dell’imputato Antonio Luceri e del collega Tommaso Valente, che rappresenta la famiglia della vittima, la giudice ha accolto la richiesta del pm titolare del fascicolo d’inchiesta, basandosi sulle conclusioni della psichiatra Paola Calò. Ascoltata dalla Gip, la specialista ha confermato che “il quadro psicopatologico presentato da Cosimo Loiola all’epoca del reato sia compatibile con la diagnosi di ‘schizofrenia cronica con esacerbazione acuta’”.
Il perito ha anche evidenziato la pericolosità sociale dell’imputato, spiegando – si legge nella perizia – che “può essere fronteggiata attraverso l’inserimento in un ambiente sociale altamente contenitivo.” Da qui la decisione della Gip di revocare la misura cautelare in carcere e disporre il ricovero in una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, appena sarà possibile.
Una struttura che, secondo la giudice e la psichiatra, rappresenta l’unico contesto in grado di “fronteggiare la pericolosità sociale di Cosimo Loiola,” il quale “necessita, oltre che di elevati livelli di monitoraggio del quadro clinico e di costante assistenza specialistica, anche di interventi psicosociali-psicoterapeutici frequenti e costanti, attuabili in una struttura protetta dove vengono garantite cure idonee”.
La perizia era stata disposta dalla Gip lo scorso 28 marzo, alla luce delle condizioni emerse nei momenti immediatamente successivi al fatto. Cosimo Loiola, infatti, durante l’udienza di convalida, poche ore dopo l’accaduto, era apparso particolarmente confuso. Si era avvalso della facoltà di non rispondere, esprimendo soltanto il desiderio di tornare a casa e la convinzione di poter fare a meno di un avvocato perché, a suo dire, innocente.
Prossimamente, Loiola dovrà comparire di nuovo davanti al Gip per l’udienza preliminare.