Una presunta truffa milionaria con decine di vittime sarebbe stata messa in atto da una 54enne di Ruffano. Almeno cinquanta, secondo una prima stima, le persone illuse dai facili guadagni cadute nella rete di quella che potrebbe essere un’articolata frode finanziaria, che ha fruttato quasi dieci milioni di euro. Tra i raggirati, ci sono professionisti stimati, come un medico e un avvocato, agenti delle forze dell’ordine, pensionati e semplici cittadini. Tutti accomunati da un’unica, amara realtà: aver perso i risparmi di una vita.
Al centro di quello che si delinea come un inganno ben orchestrato, vi è una consulente finanziaria, ex dipendente di banca e che di recente si sarebbe messa in proprio aprendo uno studio di consulenza, regolarmente autorizzato dalla Consob. È proprio da lì che sarebbero partiti i suggerimenti di investimento su una presunta piattaforma di trading online con sede a Londra.
Uno dei casi più emblematici è quello di un medico salentino, in servizio nelle guardie mediche della provincia di Lecce. Fidandosi della consulente, con la quale aveva un rapporto di confidenza, decide di investire 30mila euro. Seguono ulteriori versamenti, sempre su conti correnti dall’identità poco chiara, fino a raggiungere un’esposizione complessiva di oltre 180mila euro. Grazie a sedicenti report ricevuti via WhatsApp, il medico è convinto che il proprio investimento sia cresciuto fino a superare 1 milione e 300mila euro. In parallelo iniziano anche le richieste di versamento per presunte “tasse” da pagare all’Agenzia delle Entrate britannica. Il medico, nella speranza di non perdere quanto maturato, esegue ulteriori bonifici, superando il mezzo milione di euro. Ma qualcosa non torna: i conti di destinazione non sono mai intestati ad enti fiscali, ma a soggetti sconosciuti. A febbraio 2025 un presunto avvocato inglese contatta il professionista, promettendo lo sblocco del capitale. Ma sembra essere anche questa un’altra messa in scena. Un messaggio WhatsApp della consulente, con la frase “a causa di alcuni mancati pagamenti, le autorità inglesi hanno bloccato il vostro rientro dei capitali in Italia”, fanno precipitare definitivamente la situazione e anche la fiducia nei confronti della donna. E come lui, molti altri. Le denunce si moltiplicano. Alcuni investitori si sono già rivolti alla magistratura, che ha aperto un’inchiesta ipotizzando l’esistenza di una vera e propria associazione per delinquere. Le indagini puntano anche a risalire ai titolari dei conti, in Italia e all’estero, su cui sono confluiti gli ingenti bonifici. Intanto, un esposto è stato inviato anche alla Consob, affinché si intervenga con urgenza per tutelare i risparmiatori, sospendendo l’attività della consulente, che risulta tuttora autorizzata.
