LECCE – Avrebbero continuato ad estrarre materiale lapideo da una cava senza autorizzazione, abbandonando gli scarti di lavorazione della pietra sul posto, non rispettando le prescrizioni previste per lo smaltimento.
Per questo motivo, i carabinieri forestali hanno posto sotto sequestro l’area estrattiva di circa 20 ettari, che sorge in contrada Santa Lucia a Lecce, al confine con i comuni di Surbo e Trepuzzi.
Dagli accertamenti effettuati dai militari, è emerso che la ditta titolare aveva tuttora in corso l’attività di estrazione, sebbene l’ autorizzazione fosse stata revocata dalla Regione Puglia nel 2018. Inoltre, i fronti di cava erano stati spinti ben oltre i 10 metri di “franco” di sicurezza dai confini delle particelle catastali, e su alcuni margini non era stata installata la prescritta recinzione. I militari, inoltre, hanno rinvenuto un volume di circa 50 metri cubi di deposito incontrollato di rifiuti, costituiti per lo più da scarti della lavorazione della pietra.
Nello scorso febbraio, i carabinieri forestali avevano già deferito il titolare della ditta alla Procura della Repubblica di Lecce per gestione di rifiuti non autorizzata ed esercizio abusivo di discarica di rifiuti speciali.