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Taranto, futuro sospeso tra silenzi e documenti mai arrivati

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TARANTO – C’è una nave ferma nel porto. Ha vele pronte e uomini motivati a salpare, ma manca la rotta. O meglio: manca la mappa. E finché quella non arriva, tutto resta fermo. Così appare oggi il destino del Taranto FC 1927.
Nei giorni scorsi, Rinaldo Zerbo, l’ex direttore generale dell’Alessandria, indicato da molti come il possibile nuovo timoniere del club rossoblù, ha rotto il silenzio. Non era sparito, non aveva abbandonato la nave. Era semplicemente fermo in attesa di qualcosa che ancora non è arrivato: i bilanci aggiornati e la documentazione contabile indispensabile per valutare con serietà e trasparenza l’acquisto della società.

Secondo quanto dichiarato dallo stesso Zerbo, la documentazione richiesta a Massimo Giove, presidente dimissionario del Taranto, non è mai stata consegnata, nonostante ripetuti solleciti. Documenti fondamentali, soprattutto alla luce dei recenti accertamenti della Guardia di Finanza, e necessari per capire se si possa davvero costruire un nuovo progetto. Perché prima di costruire una casa, bisogna sapere se il terreno è solido.

E intanto il tempo passa. L’orizzonte è annebbiato, e il futuro del Taranto resta avvolto in una foschia densa di incertezza. Si parla anche di lavori per lo stadio di Faggiano, di accordi con il Comune, ma senza le basi contabili tutto resta teoria.
Zerbo è stato chiaro: “Non voglio più perdere tempo. Se non arriveranno risposte e chiarezza, mi tirerò fuori”. Parole che pesano come macigni. Perché dietro ogni trattativa c’è una scadenza, dietro ogni promessa non mantenuta c’è una scelta da fare. E se la corrente continua a spingere controvento, qualcuno prima o poi dovrà mollare l’ancora.
Il Taranto oggi è così: una squadra, una città, una tifoseria appesa a una firma che non arriva, a carte che non si vedono, a promesse che suonano come eco lontano. Il rischio è che la nave resti lì, ferma, mentre altrove il campionato comincia a navigare.
Serve chiarezza. Serve coraggio. Ma soprattutto, serve qualcuno che prenda in mano davvero il timone. Prima che sia troppo tardi, oppure è già troppo tardi.

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