BRINDISI – Pur senza nulla togliere agli interventi del sindaco, dell’Arcivescovo Intini e di tutti i capigruppo consiliari, sono state le parole del Prefetto di Brindisi Luigi Carnevale le più toccanti ed emozionanti. L’attuale rappresentante del Governo nel territorio brindisino è stato per anni il responsabile della scorta del Papa in qualità di dirigente dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza del Vaticano. Un compito certamente non facile, tanto più perché – come ha ribadito il Prefetto oggi in aula durante il suo intervento – il Papa amava la libertà ed il contatto con la gente. E tutto questo non sempre era possibile in quanto ci sono stati anni davvero difficili in cui proprio la figura del capo della Chiesa era nel mirino di gruppi terroristici internazionali, a partire dall’Isis.
Carnevale ha ricordato non senza un filo di emozione le tante fughe del Santo Padre da Santa Marta. Andava in giro per Roma e si affacciava dal finestrino per salutare la gente. Sempre così attento ai più fragili ed ai loro bisogni.
Per il capogruppo del Movimento 5 Stelle Roberto Fusco, invece, il Papa ci lascia l’invito a prenderci cura – con cuore, con mani, con coraggio – della terra, dei poveri, della pace. Francesco è stato il papa della speranza concreta, non illusoria. Ci ha insegnato che si può essere autorevoli con dolcezza, radicali con tenerezza, rivoluzionari con misericordia. È stato, come Francesco d’Assisi, un “giullare di Dio” in un mondo smarrito. E proprio come il Poverello, ha lasciato una traccia luminosa per chi crede ancora che l’amore possa cambiare la storia.
Dal capogruppo del Partito Democratico Francesco Cannalire, invece, è giunta una proposta concreta: intitolare l’aeroporto del Salento proprio a Papa Francesco, nel solco di quanto già fatto a Bari per Karol Wojtyla e di quanto si conta di fare a Foggia per San Pio. A quanto pare, della sua proposta avrebbe già parlato con il presidente della Regione Puglia Emiliano e con il presidente di Aeroporti di Puglia Vasile, ricevendo segnali di consenso.
E’ evidente che occorrerà aprire un dibattito per raccogliere eventualmente la massima condivisione possibile per una scelta così importante ed allo stesso tempo così simbolica per l’affetto nutrito nei confronti del Santo Padre.
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