Galatina si mobilita per dire “no” alla violenza con una manifestazione pubblica dal forte valore simbolico, organizzata dal Comune con lo slogan “Noi siamo altro”. Un messaggio chiaro e potente per affermare l’identità profonda della città, dopo l’aggressione avvenuta lo scorso 16 aprile ai danni di un giovane tunisino di 17 anni, picchiato da un gruppo di coetanei nella sala d’attesa della stazione ferroviaria.
L’episodio, ripreso in un video circolato sui social, ha scosso profondamente l’intera comunità. Le indagini, affidate alla Procura dei Minorenni di Lecce, hanno già portato all’identificazione dei presunti responsabili: si tratta di ragazzi molto giovani, alcuni dei quali addirittura sotto i 14 anni. L’ipotesi di reato è lesioni personali aggravate, con le aggravanti della minor età e della crudeltà nell’azione.
Con l’iniziativa del 5 maggio, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Fabio Vergine, vuole reagire con forza, mostrando il volto autentico di Galatina: una città che ripudia ogni forma di violenza, discriminazione e bullismo. Un momento di riflessione collettiva, ma anche un’occasione per riaffermare i valori di solidarietà, inclusione e rispetto. In campo oltre mille ragazzi per segnare un nuovo inizio, un nuovo percorso fatto di solidarietà, confronto, senza barriere.
Intanto, mercoledì 7 maggio si terrà un vertice in Prefettura a Lecce tra il sindaco, le autorità locali e le forze dell’ordine per affrontare il tema della sicurezza e dell’educazione civica, con particolare attenzione alle giovani generazioni.