LECCE – Dopo giorni carichi di dolore e silenzi, il Lecce torna in campo con il cuore ancora gonfio di tristezza per la scomparsa prematura del fisioterapista Graziano Fiorita. La trasferta di Bergamo si era giocata in un’atmosfera surreale, quasi sospesa. Oggi, alle 18:00, lo stadio Via del Mare sarà invece un catino ricolmo di voci e speranze, tutto esaurito per accogliere una sfida che sulla carta ha il sapore dell’impossibile: contro il Napoli di Antonio Conte, capolista lanciata nella corsa scudetto.
Ma nel calcio, come nella vita, mai dire mai. Il Lecce ha bisogno di punti vitali per alimentare la lotta salvezza, e proverà a trasformare la tristezza in forza, la memoria in spinta.
Dall’altra parte, il Napoli arriva con le ossa un po’ ammaccate. Conte deve reinventarsi la difesa, senza Buongiorno, Neres e Juan Jesus. Probabile che si affidi al 4-4-2: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera, Spinazzola; Politano, Anguissa, Lobotka, McTominay; Lukaku, Raspadori.
Il Lecce di Marco Giampaolo, invece, dovrebbe disporsi con un 4-2-3-1: Falcone in porta, Guilbert e Gallo ai lati della difesa, Baschirotto e Gaspar centrali. In mezzo al campo Coulibaly e Ramadani a fare da diga, con Pierotti, Helgason e Karlsson dietro al terminale offensivo Krstovic.
A dirigere l’incontro ci sarà Davide Massa di Imperia, coadiuvato dagli assistenti Meli e Alassio. Al Var Mariani, Avar Marini.
Sarà una battaglia di nervi e gambe, di cuore e testa. Il Lecce sa di dover scalare una montagna, ma potrà contare sulla spinta di un Via del Mare bollente, pronto a trasformarsi in un mare in tempesta pur di tenere a galla i suoi eroi.
La radiocronaca andrà in onda su Radio Rama, mentre gli aggiornamenti minuto per minuto a Lecce Channel in Campo su TeleRama.