Galatone attende con trepidazione l’avvio del conclave. Mercoledì 7 maggio, tra i 133 porporati che varcheranno la soglia della Cappella Sistina per eleggere il successore di Papa Francesco, ci sarà anche il cardinale Fernando Filoni, considerato tra i papabili.
Nato a Manduria il 15 aprile 1946, il cardinale salentino ha trascorso l’infanzia proprio a Galatone, dove ha mantenuto forti legami anche dopo l’ordinazione. Dopo gli studi filosofici a Molfetta e quelli teologici a Viterbo, Filoni è stato canonico della Chiesa collegiata dell’Assunta, un incarico che ha rafforzato il suo rapporto con la comunità d’origine, nonostante una brillante carriera da rappresentare pontificio che lo ha portato in Irlanda, Iran, Sri Lanka, Filippine e Iraq. Qui, durante la guerra, è stato l’unico diplomatico a non abbandonare il paese martoriato dalle bombe.
Il suo nome è tra quelli presi in considerazione fin dalle prime congregazioni generali. Piace non solo per la lunga esperienza diplomatica, culminata con la nomina a prefetto della congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, ma anche per la profonda conoscenza della Curia Romana, maturata durante il servizio come sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato. Per molti, potrebbe rappresentare un punto d’incontro tra il gruppo più tradizionalista e quello progressista del collegio cardinalizio.
“Il nuovo papa è chiamato a camminare in mezzo al suo popolo” ha dichiarato nei giorni scorsi il cardinale Filoni. Un’attitudine che i galatonesi conoscono bene.