LECCE – Se la Lega di Serie A parla di regolarità dovrebbe spiegare come mai Napoli e Inter, che si contendono lo scudetto, non giocano in contemporanea.
Sabato prossimo il Napoli sarà impegnato a Lecce alle ore 18, l’Inter giocherà contro l’Hellas Verona alle ore 20:45.
Se ancora non fosse chiaro, il programma delle varie giornate lo stabiliscono i grandi network televisivi per riempire a proprio piacimento i rispettivi palinsesti. Turni di campionato che iniziano venerdì e finiscono il lunedì.
Ecco, per la regolarità del campionato, bisogna ricordarsi che non c’è solo la lotta scudetto o i piazzamenti per le varie competizioni europee, ma c’è pure la lotta per non retrocedere.
Sabato il Lecce giocherà dopo le partite del Venezia, del Cagliari e del Parma, ma prima delle sfide del Verona e dell’Empoli.
Di giornata in giornata ci sono squadre che potrebbero trarre dei vantaggi giocando prima delle altre o viceversa. Pertanto, la parola “regolarità” dovrebbe essere bandita da qualsivoglia ragionamento o meglio giustificazione.
Ieri, sul tema, è intervenuto pure il presidente Gabriele Gravina, presidente della Figc. Gravina ha annunciato la predisposizione di un protocollo per affrontare la questione recuperi quando accadono eventi straordinari. “Abbiamo stabilito che sarà predisposto, di comune accordo con le componenti, un protocollo che si dovrà seguire per tutti gli eventi che possono accadere – ha detto il presidente della Figc -, a proposito del caos recuperi nelle ultime giornate dei campionati dopo la scomparsa di Papa Francesco e del fisioterapista del Lecce, Graziano Fiorita -. Quando avviene un caso drammatico dobbiamo avere la capacità di fissare un protocollo, non possiamo di volta in volta confrontarci e decidere se fare o adottare un determinato provvedimento, per questo serve un protocollo che preveda tutto quello che deve essere fatto in questi momenti”. Gravina ha espresso il proprio pensiero pure sull’iniziativa del club giallorosso di scendere in campo con una maglia particolare. “Il messaggio del Lecce deve essere compreso – ha aggiunto Gravina -. Massima vicinanza a quello che è stato il dolore che ha colpito la famiglia, la società, una comunità, non solo di tifosi leccesi ma di tutti coloro che amano il calcio, questi episodi sconvolgono, il calcio è una comunità unica e allargata e il livello di sensibilità è particolarmente accentuato. Il messaggio del Lecce è forte, di una società che in quel momento ha voluto esprimere il suo dolore e la massima espressione di angoscia, grande rispetto per i dolori di una comunità che viene prima di ogni altro confine”.
Una comunità che non ha ancora assorbito il dolore per la scomparsa di Graziano Fiorita e che intende dare seguito alla protesta civile messa in piedi dal club giallorosso a Bergamo e appoggiata dagli sportivi di tutta Italia.
Poi il pallone continuerà a rotolare, come sempre. Provocherà gioia e disperazione. Il Lecce è atteso dalla partita contro il Napoli capolista, plasmato e guidato dal leccese Antonio Conte.
La squadra napoletana sarà orfana tra gli altri di Buongiorno e Neres. Il Lecce, invece, può di nuovo contare su Krstovic e Berisha. Può contare sulla spinta di uno stadio che oltre a manifestare ancora la propria rabbia, farà sentire tutto il proprio appoggio a Baschirotto e compagni. Ragazzi prima che calciatori. Che hanno sentito il colpo, eccome. Ma saranno animati da una energia particolare per raggiungere un obbiettivo che avrà una sola dedica.