Diso si veste di luce e di fede, tra devozione, tradizione e meraviglia. Dal 30 aprile al 3 maggio, il piccolo paese celebra i suoi santi patroni, Filippo e Giacomo, una delle feste più attese e sentite da tutta la comunità.
Non si tratta soltanto di una ricorrenza religiosa, ma dell’anima viva e pulsante dei DISINI profondamente legati alle loro radici e ad un culto antico. Quasi ogni casa custodisce un’immagine sacra, molti incroci accolgono un’edicola votiva dei due santi apostoli: segni di una devozione che attraversa le generazioni e trasforma la festa in un antico rito condiviso, che unisce volti, storie, e preghiera.
Ad aprire i festeggiamenti, nella serata del 30 aprile, l’accensione delle spettacolari luminarie, allestite da ben sei imprese specializzate, che trasformano il centro storico in un teatro di luci.
Il momento più solenne è stato celebrato il mattino seguente con la processione dei santi, tra i vicoli e le piazze del paese, seguita dalla messa solenne presieduta dall’arcivescovo di Otranto mons. Francesco Neri.
Alle 11, lo sguardo di tutti si è alzato verso il cielo per uno degli appuntamenti più attesi: il festival pirotecnico, che ha visto protagoniste quattro ditte pluripremiate. Un’esplosione di colori e suoni che ha incantato grandi e piccolini.
Così Diso si trasforma nel “paese più piccolo con la festa più grande”.