BRINDISI – Non bastano i gol di Marko Rajkovic per evitare la retrocessione al Brindisi. L’attaccante serbo, arrivato a stagione in corso, ha provato fino all’ultimo a tenere viva la speranza salvezza per la formazione biancazzurra. Ma i suoi 14 gol in 20 presenze, impreziositi da ben quattro doppiette, non sono stati sufficienti a salvare la squadra dalla discesa in Eccellenza.
Il Brindisi al momento avrebbe 40 punti conquistati sul campo, ma la pesante penalizzazione di 14 punti ha compromesso in maniera definitiva ogni possibilità di permanenza nella categoria. Una sentenza aritmetica, arrivata con il pareggio beffardo a Manfredonia, ormai inappellabile e che cancella mesi di sforzi e impegno, lasciando così l’amaro in bocca a tifosi e giocatori. Ironia della sorte proprio il bomber serbo nel finale del primo tempo è stato espulso per un fallo su Sepe, e gli adriatici sono rimasti in dieci. La società adriatica nelle scorse ore ha augurato pronta guarigione al calciatore del Manfredonia.
Rajkovic aveva cominciato la stagione con la maglia amaranto della Reggina, segnando il gol decisivo nel match contro il Ragusa prima di essere costretto a salutare per questioni burocratiche. A Brindisi ha ritrovato continuità e incisività, rivelandosi tra i migliori realizzatori del girone. Nonostante la sua vena realizzativa, questa non è bastata per salvare una stagione segnata anche da problemi extracalcistici.
La retrocessione rappresenta una dura batosta per il club salentino, che ora dovrà ripartire dall’Eccellenza, con l’obiettivo di costruire un nuovo progetto sportivo. Rajkovic, invece, potrebbe essere destinato a nuovi scenari: il suo rendimento resta uno dei pochi bagliori in una stagione nera per gli uomini di Ragno, e la sua super stagione certamente avrà fatto drizzare le antenne a diversi club.
Intanto questo weekend ci sarà l’ultimo turno di Serie D, con il Brindisi che, con l’amaro in bocca e i sogni salvezza spezzati, attende in casa il Francavilla. Lo stadio peraltro sarà vuoto a causa dei disordini di Fasano avvenuti un mese e mezzo fa. Un epilogo più triste forse, per i biancazzurri e per tutti i suoi tifosi, non si poteva prevedere.