È scontro aperto tra Fratelli d’Italia e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla gestione della sanità regionale. Con un deficit da 174 milioni di euro da colmare in poche ore, i consiglieri regionali di FdI accusano Emiliano di voler scaricare il peso della crisi finanziaria sulle spalle dei pugliesi, attraverso l’aumento dell’IRPEF, e del Consiglio regionale, chiamato a votare tagli e correzioni di bilancio. Questa volta è anche peggio visto che per ripianare il buco verranno utilizzati anche 47 milioni di extragettito. Risorse che sarebbero potute servire per migliorare servizi welfare o culturali o, magari, per dare più borse di studio ai nostri ragazzi e ai nostri laureati, ai quali vengono sempre destinate somme esigue e perciò insufficienti. “Non può essere il Consiglio a riparare ai danni di una gestione scellerata – dichiarano i consiglieri Renato Perrini (capogruppo), Dino Basile, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Paolo Pagliaro, Tommaso Scatigna e Tonia Spina –. Emiliano ha creato il problema con la sua malagestione e deve risolverlo autonomamente”. Secondo Fratelli d’Italia, la Puglia è da anni in piano di rientro sanitario, senza che sia mai stata realmente sanata la situazione, nonostante le promesse fatte anche a ridosso delle campagne elettorali. Ad aggravare il quadro, la denuncia di “sprechi clientelari” nella Sanitaservice e la mancata applicazione di una legge regionale che prevederebbe la decadenza dei direttori generali delle ASL in caso di deficit. FdI ha votato contro il disegno di legge in Commissione Bilancio, definendo la manovra della maggioranza “squallida” e accusando Emiliano di tentare una soluzione “troppo comoda” a danno dei cittadini pugliesi. In Commissione non sono state fornite le spiegazioni necessarie per capire come è mai possibile che si sia creata una voragine così grande nella quale ora rischiano di cadere tutti i pugliesi sotto il peso dell’aumento dell’IRPEF.Critiche anche all’assenza di spiegazioni da parte dei direttori generali delle ASL, nonostante la richiesta, avanzata da mesi, di audizioni sui bilanci: “Non solo non sono stati chiamati a rispondere, ma sono stati riconfermati o spostati di sede”. Fratelli d’Italia conclude chiedendo un “esame di coscienza” a Emiliano e alla sua maggioranza, ribadendo la necessità di assumersi pienamente la responsabilità della gestione sanitaria regionale.