Il prossimo 7 maggio si aprirà ufficialmente il Conclave per eleggere il successore di Papa Francesco, scomparso lo scorso 21 aprile. L’annuncio è arrivato oggi, al termine della quinta congregazione generale dei cardinali.
I preparativi sono ormai agli ultimi dettagli: gli elettori, tutti cardinali con meno di ottant’anni, alloggeranno nella Domus Sanctae Marthae, la residenza vaticana che Papa Francesco scelse come propria dimora. La sistemazione logistica, attualmente in fase di definizione, rappresenta uno degli ultimi nodi pratici da sciogliere prima dell’inizio delle votazioni. In vista del Conclave, la cappella Sistina è chiusa al pubblico a partire da oggi.
Il Conclave si svolgerà secondo quanto stabilito dalla Costituzione apostolica “Universi Dominici Gregis” di promulgata da Giovanni Paolo II, che prevede l’inizio della procedura tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte del Pontefice, salvo anticipazioni in caso di presenza completa dei cardinali. La tradizionale formula “Extra omnes”, pronunciata dal Maestro delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice mons. Diego Giovanni Ravelli, segnerà l’inizio ufficiale delle votazioni, che si svolgeranno nella Cappella Sistina sotto rigorose regole di riservatezza e isolamento totale dal mondo esterno.
Anche questa volta, la scelta del nuovo Pontefice richiederà una maggioranza qualificata dei due terzi, secondo le norme aggiornate da Benedetto XVI. Se le votazioni dovessero protrarsi senza esito per più di trenta scrutini, si procederà al ballottaggio tra i due candidati più votati, mantenendo invariato il quorum richiesto.
Tre cardinali provenienti dal Salento prenderanno parte all’elezione. Tra loro, Angelo De Donatis, 71 anni, originario di Casarano, recentemente nominato Penitenziere Maggiore dopo un lungo servizio come Vicario Generale del Papa per la diocesi di Roma. Considerato un profondo conoscitore della formazione sacerdotale, De Donatis gode di grande stima nella Curia romana.
Accanto a lui vi sarà Marcello Semeraro, 77 anni, di Monteroni, Prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi. Legato a Papa Francesco sin dagli inizi del suo pontificato, Semeraro si distingue per l’adesione convinta al progetto di riforma della Chiesa e viene visto come una figura di riferimento nell’area progressista.
Completa il gruppo salentino il cardinale Fernando Filoni, 79 anni, nativo di Manduria e cresciuto a Galatone, attualmente Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Forte di una vasta esperienza maturata alla guida del Dicastero per l’Evangelizzazione dei Popoli, Filoni porta in Conclave una profonda conoscenza della Chiesa universale.
Non parteciperà invece al voto il cardinale Salvatore De Giorgi, 94 anni, di Vernole, escluso dalle votazioni perché ultraottantenne (secondo quanto previsto dalla Costituzione Apostolica). Figura rispettata oltre Tevere, De Giorgi, oltre ad essere Arcivescovo di Palermo, si era distinto nel 2012 come membro della commissione istituita da Benedetto XVI per far luce sul caso Vatileaks.