È terminata la fuga di Carmine Mazzotta, il 51enne condannato a trent’anni di carcere per omicidio, che si era dato alla latitanza dall’8 marzo scorso, subito dopo la conferma definitiva della sentenza da parte della Cassazione. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lecce lo hanno rintracciato e arrestato in un B&B a Torre Lapillo, a pochi passi dal mare.
Mazzotta era stato riconosciuto colpevole dell’omicidio di Gabriele Manca, 21enne coinvolto in contrasti legati allo spaccio di droga e assassinato nel 1999 tra Lizzanello e Merine. Secondo le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, il 51enne era ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio.
I carabinieri, al comando del Tenente Colonnello Cristiano Marella, sono riusciti a localizzare il latitante grazie a servizi di osservazione e appostamenti mirati. Fingendosi turisti, due militari hanno preso alloggio nella stessa struttura, permettendo così il blitz che ha portato alla cattura di Mazzotta senza alcuna resistenza.
Ora il 51enne è rinchiuso nel carcere di Lecce, mentre proseguono le indagini per individuare eventuali fiancheggiatori che abbiano favorito la sua latitanza.