Un lungo e commosso applauso ha spezzato il silenzio devoto e rispettoso dei 400.000 fedeli che hanno accolto la bara di Papa Francesco in Piazza San Pietro. Circa cinquemila tra cardinali, vescovi e sacerdoti hanno concelebrato la messa esequiale, presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re. Pesenti anche 160 delegazioni di capi di Stato e di governo provenienti da tutto il mondo, a rendere omaggio a Bergoglio e al suo “intenso pontificato che ha toccato le menti e i cuori di tutti”, come ha sottolineato il cardinale decano Giovanni Battista Re durante l’omelia.
L’ultimo abbraccio a Papa Francesco non si è limitato solo a Piazza San Pietro. Da Brescia a Rebibbia, fino al carcere di Regina Coeli, dove il Papa era stato fino a tre giorni prima di morire, alcuni detenuti hanno seguito i funerali del Pontefice sui televisori negli spazi comuni allestiti per consentire a tutti di partecipare alla cerimonia. Altri hanno chiesto e hanno ottenuto il permesso di essere presenti in piazza per l’ultimo saluto al Santo Padre.
A presiedere il rito della Commendatio e Validitio, l’ultimo saluto previsto dalla liturgia, sono stati il cardinale Baldassare Reina e il patriarca Youssef Absi. Successivamente, l’ultimo viaggio di Papa Francesco, dalla Basilica di San Pietro alla sepoltura che, per sua decisione, è avvenuto all’interno della chiesa di Santa Maria Maggiore. Sei i chilometri percorsi dal corteo funebre, che ha attraversato le principali arterie stradali di Roma, passando per luoghi simbolici della Capitale, coinvolgendo migliaia di fedeli che hanno salutato il Papa lungo il tragitto.
L’ultimo abbraccio al Papa è giunto dagli ultimi. Ad accogliere il feretro a Santa Maria Maggiore c’era un gruppo di poveri, migranti, transgender e detenuti: quelli che Francesco ha sempre considerato i più dimenticati, i più fragili, i più bisognosi di speranza. Per la sepoltura, come era stato per il pontificato, una semplice tomba in marmo, che sarà aperta al pubblico già dopo 24 ore dalla sepoltura per continuare a rendere omaggio a Francesco, il “Papa ultimo tra gli ultimi”.