Hanno scelto ancora una volta il silenzio i cardinali che hanno preso parte alla quarta congregazione generale. I porporati, mentre si dirigevano verso l’aula del sinodo non hanno rilasciato nessuna dichiarazione ai giornalisti, che li attendevano all’ingresso del Petriano.
L’atmosfera era serena, con qualche sorriso. Tra i porporati che hanno sfilato davanti alle telecamere anche il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana e uno dei nomi più discussi come possibile successore di Papa Francesco. Anche lui si è limitato a un semplice saluto, senza aggiungere commenti.
Stesso atteggiamento per l’arcivescovo di Santiago del Cile, Fernando Chomali Garib, e per l’arcivescovo emerito Celestino Aós Braco, entrambi restii a lasciare un commento sui lavori delle congregazioni.
A dire qualcosa in più è stato il direttore della Sala Stanla Vaticana Matteo Bruni. Per ora, i cardinali sono al momento concentrati sull’organizzazione delle esequie e sulla preparazione dei novendali e del rito per il conclave.
In aula, però, sempre tre essere stato affrontato il caso del cardinale Becciu: dopo la revoca dei diritti cardinalizi nel 2020, il porporato ha chiesto di poter partecipare al Conclave. La questione è ora all’esame del Collegio dei Cardinali, che potrebbe decidere di affidarsi a una commissione, un’opzione sostenuta da chi vuole seguire la linea tracciata da Papa Francesco.
Nessun commento ufficiale, invece, sui possibili candidati per la successione. «Il totonomi lo fanno i giornalisti», ha scherzato il cardinale salentino Fernando Filoni, che ha lasciando un saluto speciali ai microfoni di Telerama.
