BRINDISI – Il settore della canapa industriale in Italia si trova sotto una minaccia significativa a causa delle disposizioni contenute nel DL Sicurezza. In risposta, il Movimento 5 Stelle ha presentato una nuova interrogazione alla Commissione Europea, con l’obiettivo di proteggere un’industria che coinvolge migliaia di imprese e decine di migliaia di lavoratori.
L’europarlamentare Valentina Palmisano ha sottolineato come il divieto assoluto dell’utilizzo delle infiorescenze di canapa in tutte le fasi della filiera – produzione, commercio, importazione e trasformazione – sia in contrasto con le normative europee e con una sentenza della Corte di Giustizia Europea. Quest’ultima stabilisce che non è possibile impedire la vendita di CBD legale senza evidenze di rischio per la salute pubblica.
La Commissione Europea aveva già avviato un’indagine su questo provvedimento in seguito a numerose denunce ricevute. Ora, con questa nuova interrogazione, il Movimento 5 Stelle chiede un aggiornamento sull’esame in corso e sollecita l’apertura di una procedura d’infrazione qualora venisse accertata l’incompatibilità del DL Sicurezza con il diritto dell’Unione.
Valentina Palmisano ha espresso solidarietà alle circa 3.000 imprese attive nel settore e ai loro 30.000 addetti, che rischiano di essere gravemente danneggiati da queste normative. Ha inoltre lanciato un appello per stralciare l’articolo 18 del DL Sicurezza entro il 12 giugno, prima che il decreto venga convertito in legge. Alcuni esponenti di Forza Italia si sono dichiarati contrari a questa norma, ma ora hanno l’opportunità di dimostrare concretamente il loro supporto agli imprenditori e ai lavoratori del settore.
La canapa industriale rappresenta una risorsa preziosa per l’economia italiana, in particolare per le regioni del Sud come Puglia, Calabria e Basilicata.