CASARANO – Mancano solo due partite alla fine del campionato di Serie D, ma a Casarano la festa è già cominciata. Dopo il roboante 4-0 rifilato alla Fidelis Andria, l’entusiasmo è esploso come un fuoco d’artificio che aspettava solo la scintilla giusta.
Ora i rossoblù devono chiudere il cerchio: prima la trasferta contro il Gravina, poi l’ultima in casa con l’Ischia. Due partite che non cambieranno il destino già scritto, ma che serviranno a salutare con orgoglio un cammino straordinario.
Per la sfida a Gravina, mister Vito Di Bari dovrà rinunciare a due pedine importanti: Cerutti e Saraniti, squalificati per somma di ammonizioni. Ma la macchina del Casarano ha mostrato di avere un motore potente e tanti cavalli pronti a correre.
È stata una stagione da incorniciare: 73 punti in 33 giornate, con 21 vittorie, 10 pareggi e una sola sconfitta. Un fiume di gol, 69, e una diga in difesa, solo 25 subiti, numeri da grande squadra, da protagonista assoluta del girone.
La svolta è arrivata con il cambio in panchina. Da quando Di Bari ha preso il timone, la squadra ha viaggiato come un treno in corsa: 16 partite, 12 vittorie e 4 pareggi. Un ruolino di marcia che ha lasciato poco spazio agli avversari e ha acceso i riflettori su una squadra che ha saputo dominare con eleganza e forza.

Il Casarano ha fatto parlare di sé in tutto l’ambiente calcistico, anche il Parma e il Lecce hanno voluto rendere omaggio a questo trionfo con un messaggio di congratulazioni dei presidenti al presidente Antonio Sergio Filograna.
E la città, che aspettava questo momento da quasi trent’anni, si gode un sogno finalmente diventato realtà.

Dopo gli ultimi 180 minuti, sarà tempo di lasciarsi andare alla gioia, di “sciogliere le righe” e concedersi qualche giorno di riposo. Ma poi si tornerà subito a fare sul serio: all’orizzonte c’è il grande ritorno nel calcio dei professionisti, in Serie C, e Casarano vuole farsi trovare pronto.